venerdì 20 gennaio 2017

Cosa provoca un terremoto: cause e perchè

Cosa provoca un terremoto, l'evento che recentemente sta sconvolgendo la nostra penisola lasciando dietro di se morte e devastazioni: vediamo insieme le cause ed i perchè.

Cosa provoca un terremoto, quali sono le cause ed i perchè si scatena una furia cosi devastante che sin dagli inizi del genere umano sulla Terra ha sconvolto e condizionato la nostra civiltà:

Cosa provoca un terremoto: cause e perchè
Cosa provoca un terremoto: cause e perchè
Il terremoto è un movimento che ha luogo nelle viscere del nostro pianeta in grado di provocare enormi catastrofi sulla superficie. Ecco perché!
Il terremoto è un evento naturale ed imprevedibile, causato per la maggior parte dei casi dallo scontro in alcune zone del pianeta di blocchi della crosta terrestre, chiamate placche tettoniche.
Le zolle, nel loro lentissimo movimento l'una contro l'altra, provocano un enorme frizione, con accumulo di energia elastica delle rocce.
Cosa provoca un terremoto: cause e perchè
Fig.1

Nel momento in cui l'energia accumulata supera il punto critico di resistenza delle rocce, avviene una repentina e massicia frattura che produce una serie di onde elastiche, dette onde sismiche, le quali si propagano in superficie e vengono avvertite. Questo è il terremoto.
Il punto, interno alla crosta terrestre dove si origina la frattura e l'evento sismico si chiama Ipocentro.
La sua proiezione superficiale è detta epicentro, che coincide con il luogo di massima avvertibilità e talvolta di effetti dell'evento.
L'intensità del terremoto è tanto più elevata quanto maggiore è la frattura che avviene nelle rocce interessate.
Gli effetti su persone o cose sono costituiti da una serie di elementi quali, la relativa pro- fondità ipocentrale ( la profondita' e gli effetti di direttivita' lungo la faglia ed il con- tenuto in frequenza delle onde sismiche influenzano il risentimento in superficie ) e, soprattutto, la resistenza delle costruzioni umane alle sollecitazioni delle onde sismiche.
Le zone di attività sismica sono per lo più concetrate sulle lineee di contatto delle placche tettoniche, là dove è minore l'equilibrio delle stesse.
Le fratture superficiali (nell'ordine di 5/15 km di profondità) della crosta terrestre sono chiamate Faglie ed è in prossimità di esse che si originano i terremoti.

E' per questo che il terremoto, pur essendo un fenomeno assolutamente imprevedibile ed improvviso, di solito avviene con una certa ripetitività e frequenza nelle medesime zone, quelle appunto sopra citate.
Ha una durata che difficilmente supera il minuto.
L'evento principale qualche volta è preceduto da qualche scossa di "avvertimento", ma, soprattutto, è seguito da una serie di "repliche" minori, che sono causate dal naturale assestamento del terreno. L'evento sismico viene misurato in base a due distinti criteri:
  • la magnitudo o scala Richter
  • l'intensità o scala Mercalli MCS.
Con la prima si stima il valore dell'energia liberata dal sisma (da 1 a 9 gradi); con la seconda vengono stimati il grado di percezione sulle persone e gli effetti prodotti dalla scossa sulle cose tenendo conto del grado di vulnerabilità degli edifici e delle opere umane (da 1 a 12).

E' quindi difficile ed empirico accumunare le due scale, proprio perchè anche un sisma di medio-piccola potenza potrebbe provocare seri danni agli edifici e/o alle persone a seconda del grado di vulnerabilità degli stessi.

Fonte: http://www.iesn.it

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