giovedì 19 gennaio 2017

Energia oscura domina l'universo

Energia oscura domina nell'universo, rispetto ad altre componenti, pare essere quella con maggiore presenza: almeno secondo alcune teorie!

Energia oscura, questa pare essere la componente maggiore che si trova in tutto l'universo, infatti alcune teorie al riguardo affermano che:

Energia oscura domina l'universo
Energia oscura domina l'universo
occuperebbe per il 72,2% l'intero spazio dell'universo, mentre il 26,8% sarebbe costituito dalla materia oscura e appena il 4,9% dalla materia visibile! Questi i risultati secondo i dati forniti nel 2013 dal satellite Planck dell’Agenzia Spaziale Europea (Esa).
Ancor prima dei dati di Planck si pensava che l’energia oscura occupasse il 68,3% del cosmo, la materia oscura il 22,7% e la materia ordinari il 4,5%.

L’ipotesi dell’energia oscura è la più accettata dalla comunità scientifica perché riesce a spiegare l’espansione dell’universo prevista dal modello standard della cosmologia.

Fig.1
Il termine “energia oscura” è stato coniato nel 1998 dal cosmologo Michael Turner, ma il primo a prevedere questo fenomeno era stato Albert Einstein nel 1916.
Come tutti i suoi contemporanei, Einstein era inizialmente convinto che l'universo fosse statico e quando la sua stessa teoria della relatività generale gli indico' che l'universo si espande, si vide costretto a introdurre una variabile, che chiamò “costante cosmologica”.

Albert Eistein
Albert Eistein
Grazie ad essa era possibile riportare l'universo ad una calma immutabile.
Tuttavia nel 1929 Edwin Hubble dimostrò che le galassie si allontanano progressivamente e che l’universo non è statico, ma si espande costantemente.

Edwin Hubble
Edwin Hubble
A quel punto Einstein non potè che definire la costante cosmologica come ''il più grande errore'' della sua vita.
A dimostrare che non avevano torto né Einstein né Hubble ci ha pensato il fisico Richard Feynman secondo il quale nel vuoto è presente una forma di energia che esercita un’azione antigravitazionale e che fa accelerare l’espansione dell’universo. 

Richard Feynman
Richard Feynman
Le prime conferme sono arrivate a partire dagli anni ’90 in seguito all’osservazione delle supernovae del tipo IA, vere e proprie “pietre miliari” del cosmo:
sono i punti di riferimento utilizzati per calcolare le distante nell’universo ed hanno permesso di dimostrare la validità della teoria dell’espansione dell’universo formulata da Hubble.
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