sabato 28 gennaio 2017

Un materiale trasparente che ferma i proiettili

Un materiale trasparente, talmente resistente e forte da essere in grado anche di fermare i proiettili che hanno una velocità di 350 metri al secondo: poliuretano in copolimero a blocchi!

Un materiale trasparente e cosi resistente in grado di assorbire anche l'urto che viene generato da un proiettile alla velocità di 350 metri al secondo:

Un materiale trasparente che ferma i proiettili
Un materiale trasparente che ferma i proiettili
Si tratta del poliuretano in copolimero a blocchi che è talmente resistente da essere usato come barriere per i proiettili che sfrecciano alla velocità di 350 metri al secondo con uno strato di poco più di 3 centimetri!
Solitamente questo tipo di materiale, non viene usato comunemente, bensì trova applicazioni in occasioni che riguardano personaggi di una importanza rilevante, come l'auto presidenziale che potrebbe essere oggetto di attentati.

Il poliuretano in colpolimero a blocchi è un materiale la cui proprietà include la capacità di richiudersi nel punto di entrata di un determinato oggetto, fondendosi nel momento in cui entra in contatto con il proiettile a tutta velocità.
Sembrerebbe che questa proprietà abbia un ruolo fondamentale nel fermare il proiettile, assorbendo e disperdendo tutta l'energia erogata dallo stesso!
Successivamente allì'impatto, il poliuretano in copolimero a blocchi si richiude, otturando il foro che il proiettile aveva generato all'impatto.

La sequenza di eventi che abbiamo appena descritto, è stata spiegata soltanto in tempi recenti da Ned Thomas, un professore di ingegneria presso l'Università di Houston, attraverso un microscopio elettronico.
Inoltre, il materiale trasperante oggetto del nostro post, trova impiego anche per realizzare vetri protettivi e giubbotti antiproiettile ed addirittura per rivestire la parte esterna dei veicoli spaziali e dei satelliti!
Infatti, grazie a questo rivestimento, sia i satelliti che i veicoli spaziali, sono sogetti a continui urti di detriti che vagano nello spazio oltre che altri oggetti che sarebbero in grado di danneggiare seriamente il rivestimento.

Fonte: Science

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