sabato 28 gennaio 2017

Sequenza DNA alieno nella leucemia mieloide

Sequenza DNA alieno, la scoperta recente che è stata fatta nella leucemia mieloide riscontrata in più di un paziente su due!

Sequenza DNA non umano, la scoperta che conferma la correlazione tra la malattia del sangue e una parte di genoma che si trova presente nelle cellule leucemiche probabilmente da virus o batteri:

Sequenza DNA alieno nella leucemia mieloide
Sequenza DNA alieno nella leucemia mieloide
Potrebbe esserci l’«infezione» di un virus o di un batterio, che inserisce un pezzo di Dna nelle cellule sane causandone la trasformazione in cellule tumorali, all’origine della leucemia mieloide acuta?
È l’interrogativo che nasce da uno studio appena pubblicato sulla rivista Scientific Reports (www.nature.com/articles/srep37201) ed è una ricerca tutta italiana, anzi tutta made in Milano grazie alla collaborazione tra i ricercatori dell’Università degli Studi di Milano e gli ematologi dell’Ospedale Niguarda.

Il lavoro, completamente autofinanziato con il sostegno delle Associazioni di Volontariato (Associazione Malattie del Sangue Onlus di Milano e Como Hematology and Oncology di Como), apre a nuovi scenari, mai ipotizzati prima, per le cure e per la comprensione dei meccanismi che portano all’instaurarsi della patologia oncologica che nel nostro Paese fa registrare 2 mila nuovi casi l’anno.
Sequenza DNA alieno nella leucemia mieloide
Fig.1
Nello specifico il gruppo di lavoro con base a Milano, coordinati per la parte di ricerca accademica dal genetista Alessandro Beghini del Dipartimento di Scienze della Salute dell’Università degli Studi di Milano e da Roberto Cairoli, Direttore dell’Ematologia di Niguarda, per la parte clinica, ha evidenziato che in oltre un paziente su due c’è una correlazione tra la malattia e una porzione di DNA presente nelle cellule leucemiche che non è di tipo umano.
Un’evidenza importante che richiederà ulteriori passaggi di approfondimento per capire quale sia la fonte di questo “corpo estraneo” nel genoma dei pazienti e con quali meccanismi agisca .
Si pensa alla “pista microbiologica” con virus e batteri coinvolti nei meccanismi di patologia ma è ancora presto per avere un identikit preciso.

Fonte: http://www.corriere.it

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