sabato 11 marzo 2017

Curare fratture ossee e osteoporosi: proteina smalto dei denti

Fratture ossee e osteoporosi in futuro potrebbero trovare una cura in una proteina nello smalto dei denti.


Grazie ad una ricerca condotta presso la Queen Mary University di Londra, osteoporosi e fratture ossee potrebbero trarre beneficio da una particolare proteina!

Curare fratture osee e osteoporosi: proteina smalto dei denti
Curare fratture osee e osteoporosi: proteina smalto dei denti
Fratture ossee e osteoporosi, presto potrebbero essere curate attraverso una proteina, la staterina, individuata da un team di bioingegneri che hanno svolto una ricarca presso la Queen Mary University di Londra i quali hanno scoperto questa proteina in grado prossimamente di rigenerare fratture ossee e osteoporosi nei pazienti che ne sono affetti.
Ad oggi in tutto il mondo, si contano circa 200 milioni di persone affette da osteoporosi e conseguentemente soggette a fratture ossee che potrebbero, prossimamente, godere di evidenti benefici dalla ricerca che ha permesso di scoprire l'esistenza di questa speciale proteina!

La proteina che si trova nello smalto dei denti, sarebbe in grado di svolgere un importante ruolo nel complesso sistema della rigenerazione ossea dovute all'osteoporosi!
Curare fratture osee e osteoporosi: proteina smalto dei denti
Fig.1
Un segmento parziale della proteina, potrebbe infatti essere utilizzato per stimolare la crescita ossea:
"Quello che è sorprendente e incoraggiante di questa ricerca è che ora possiamo usare questa particolare molecola per migliorare la crescita ossea all'interno del corpo!
A dichiarare quanto sopra, è Alvaro Mata, coautore dello studio presso la Queen Mary University di Londra.

Il team di ricercatori ha lavorato alla creazione di membrane bioattive usando segmenti di proteine diverse e dimostrando, su cavie, il ruolo cruciale della staterina nello stimolare la rigenerazione ossea.

Inoltre, per la visualizzazione e la misurazione del tessuto osseo neoformato, sono state utilizzate tecniche analitiche.
"Il nostro lavoro, ha concluso Alvaro Mata, permette di creare solidi innesti ossei sintetici, che possono essere utilizzati per stimolare il processo di rigenerazione naturale, rigenerazione limitata con la maggior parte degli innesti sintetici oggi disponibili.
Fonte: Biomaterials

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