lunedì 31 luglio 2017

Rischi e pericoli Alzheimer: dormire poco probabile causa

Fonte - OK SALUTE - Rischi e pericoli di essere affetti da Alzheimer con maggiore probabilità per coloro che dormono troppo poco e male, perchè favoriscono l'aumento dei livelli delle proteine tau e amiloide nel cervello! 


Dormire poco e male rende più vulnerabili e predisposti ad essere affetti da Alzheimer, in quanto tale condizione aumenta il livello delle proteine tau e amiloide che sono associate alla demenza:

Rischi e pericoli Alzheimer: dormire poco probabile causa
Rischi e pericoli Alzheimer: dormire poco probabile causa
Sarebbe questo uno dei motivi per cui coloro che sono carenti cronici di sonno corrano un rischio maggiore di ammalarsi di Alzzheimer man mano che diventano anziani.
Questa scoperta è stata pubblicatasulla rivista scientifica Brain dalle Università di Washigton e Stanford con la collaborazione della Radbound University dell'Olanda.

L'esperimento che è stato condotto dagli esperti, ha riguardato 17 soggetti sani compresi tra i 35 ed i 65 anni che erano del tutto privi di disturbi del sonno o di tipo cognitivo:
coloro che hannoi preso parte all'esperimento hanno indossato un braccialetto hi-tech cosi da potere tenere sotto controllo le ore di sonno effettive durante un arco temporale di due settimane.
Al termine del periodo di prova, si sono recati in laboratorio, dove hanno potuto riposare per il normale tempo di ore:

Rischi e pericoli Alzheimer: dormire poco probabile causa
Fig.1
dopo un mese di questa attività, sono stati chiamati a passare una notte in laboratorio, ma stavolta dovendo indossare delle cuffie che periodicamente emanavano dei suoni perchè potessero "spezzare" il sonno profondo e permettere il passare del sonno più leggero, simulando ciò che accade alle persone che soffrono di apnee notturne.
Alla fine dell'esperimento si è dimostrato che dopo una notte soltanto di sonno agitato la proteine amiloide è aumentata del 10%, mentre la proteine tau, dopo varie notti agitate aumenta vertiginosamente il suo livello.

Fonte: OK SALUTE

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