martedì 22 maggio 2018

Degrado aree protette: un terzo rischiano molto

Fonte - National Geographic - Degrado di molte aree dichiarate protette, circa un terzo di esse rischiano tanto a cusa di un elevato disinteresse e incuria. 


Nel nostro pianeta, la terra, ci sono aree di territorio che sono state dichiarate come aree protette, almeno sulla carta, perchè grazie ad un studio apposito si è potuto appurare tutto il contrario di quanto dovrebbe essere:

Degrado aree protette: un terzo rischiano molto
Degrado aree protette: un terzo rischiano molto

circa un terzo di territorio riguardanet le aree protette presenta un elevato degrado, cosi almeno fanno sapere un gruppo di ricercatori dell'Università del Queensland.

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Insieme ad altri ricercatori della fondazione americana Wildlife Conservation Society, hanno pubblicato sulla rivista scientifica Science quanto emerso dal loro studio:

si tratta di una analisi del territorio relativo alle aree protette molto accurata sull'integrità delle aree protette terrestri.
Degrado aree protette: un terzo rischiano molto
Fig.1

Incrociando la mappa globale basata sull'impronta ecologica, un indicatore che valuta il consumo umano delle risorse naturali, con il database delle aree protette dell'Unione Internazionale per la Conservazione della Natura (IUCN), gli autori hanno stimato che il 32,8 percento delle aree protette continentali, comprese le acque interne, risultano "molto degradate".

Un'estensione pari a circa venti volte quella dell'Italia, che rappresenta quasi un terzo dei 19,8 milioni di chilometri quadrati formati dalle oltre 200 mila aree protette istituite nei cinque continenti.

Lo studio è stato pensato come strumento di controllo degli impegni previsti dalla Convenzione sulla diversità biologica del 1992 per arrestare la perdita di biodiversità attraverso la creazione di aree protette.

Degrado aree protette: un terzo rischiano molto
Fig.3

Molti ecosistemi formalmente protetti sono risultati in realtà sottoposti a una forte pressione antropica, esercitata principalmente dall'urbanizzazione del territorio, la costruzione di strade e, non da ultimo, il pascolo.

Particolarmente interessate dal fenomeno sono risultate le aree protette istituite prima del 1992:

il 55 percento di esse ha lamentato aumenti di pressione antropica, con il rischio di compromettere gravemente gli obiettivi della convenzione stessa.

Fonte: National Geographic

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