martedì 12 giugno 2018

Occhiali potenti cercano materia oscura

Fonte - ANSA - Materia oscura, la cui presenza nell'universo e predominante, verrà cercata con occhiali molto più potenti sperimentati nei laboratori del Gran Sasso. 


Si tratta dell'esperimento XENON1T quello che si è svolto nei laboratori del Gran Sasso che ha permesso d i realizzare occhiali molto più potenti per andare alla ricerca della materia oscura:

Occhiali potenti cercano materia oscura
Occhiali potenti cercano materia oscura

l'esperimento consiste nel provocare scintille in grado di generare, attraverso lo scontro con la materia ordinaria, dei rilevatori di materia oscura!

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A indicarlo sono i dati raccolti in un anno di osservazioni da XENON1T, l'esperimento per la ricerca diretta di materia oscura nei Laboratori Nazionali del Gran Sasso dell'Istituto Nazionale di Fisica Nucleare (Infn).

Occhiali potenti cercano materia oscura
Fig.1

I risultati, sottomessi alla rivista Physics Review Letters, dimostrano come il rivelatore sia il più grande e sensibile al mondo, pronto ad essere superato solo dall'erede XENONnT, atteso nel 2019.

XENON1T è un rivelatore cilindrico, di circa un metro di diametro e altezza, riempito con 3.300 chili di xenon liquido alla temperatura di 95 gradi sotto zero, con una densità tre volte maggiore di quella dell'acqua.

Quello che cerca è la prova dell'interazione di una ipotetica particella di materia oscura (Wimp) con un nucleo di xenon, data da un debole lampo di luce accompagnato da una 'manciata' di elettroni, a loro volta convertiti in un lampo di luce.

Entrambi i segnali luminosi verrebbero registrati da fotosensori ultrasensibili, ottenendo l'informazione sulla posizione 3D e l'energia evento per evento.

Occhiali potenti cercano materia oscura
Fig.2

I dati raccolti in un anno di lavoro non hanno ancora svelato la prova che tutti cercano, ma dimostrano che XENON1T ha il più basso 'rumore di fondo' mai ottenuto, con soli 630 eventi (in una tonnellata di xenon in un anno) provocati da altri fenomeni, come la radioattività dei materiali o i raggi cosmici.

"Se ci sono davvero queste particelle massive di materia oscura, chiamate Wimps, che interagiscono con gli atomi di xenon - afferma Elena Aprile, fisica della Columbia University a capo della collaborazione XENON - ci aspettiamo di individuare un paio di eventi in un anno in una tonnellata di xenon, un vero ago nel pagliaio. Questo ci dà un'ulteriore spinta a realizzare un rivelatore ancora più grande con 8.000 chili di xenon, come quello che abbiamo in programma per il 2019".

Fonte: ANSA

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