Aiutare a comunicare chi non riesce a parlare, è possibile, grazie
ad un sistema in grado di individuare immagini e parole che il cervello
elabora!
Aiutare chi ha perduto o non ha mai avuto la facoltà di
parlare, è l'oggetto di ricerca che Jack Gallant, neuroscienziato, sta
conducendo presso l'Università della California a Berkeley:
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Aiutare a comunicare chi non parla |
Può leggere i pensieri e le parole di chi non riesce a
parlare, ma Jack Gallant non è un mentalista oppure un abile
prestigiatore, bensì l'autore di una speciale ricerca che potrebbe
venire in soccorso di persone sordo mute aiutandole a comunicare!
Si
tratta di una speciale tecnologia di imagin cerebrale che secondo i
risultati recenti che sono stati ottenuti, pare possa davvero essere la
strada giusta da seguire per alleviare i disagio di non potere parlare.
Ancora
non siamo certo davanti ad un macchinario fantascientifico in grado di
scrutare la nostra mente, però i risultati sono confortanti.
Per
capire cosa stia facendo Gallant e come lui altri ricercatori, bisognerà
partire dal suo più recente esperimento che riguarda la costruzione di
un vocabolario cerebrale:
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Jack Gallant |
Si tratta di un vocabolario che è presente all'interno
del nostro cervello che conserva il significato delle parole in aree ben
precise a seconda della categoria a cui appartengono.
Ciò
che i ricercatori sono riusciti a ottenere è di fare comprendere dove
si trovano le parole prevalentemente visive, come i colori ad esempio,
oppure quelle tattili come le dita della mano o quelle che sono
collegate a determinate attività come il lavoro.
Ciò
che ne è scaturito è una mappa che permette di capire se la persona sta
ascoltando un termine legato alla vista, alla famiglia, ai numeri e cosi
via dicendo!
Ogni puntino della carteccia cerebrale è
associato a un gruppo di parole correlate, ma un termine può essere
rappresentato in più di un settore perchè ha diversi significati.
Fonte: Focus
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