lunedì 13 febbraio 2017

Cloni umani: ecco il primo blastocisti

Cloni umani: ecco il primo blastocisti, realizzato per la prima volta nella storia dell'umanità, allo scopo di ottenere tessuti di "ricambio" senza rischi di rigetto.


Cloni umani, cellule clonate con l'obbiettivo di ottenere tessuti "di ricambio" in grado di fornire un adattamento al paziente ricevente un rischio di rigetto pari a zero.

Cloni umani: ecco il primo blastocisti
Cloni umani: ecco il primo blastocisti
Si tratta della prima volta nnella storia che l'uomo è riuscito a creare cloni umani, anche se chiaramente non sono dei feti del tutto formati, bensì di masse formate con appena 150 cellule!
I blastocisti che la scienza è riuscita a creare, sono il frutto di una tecnica che permette di realizzare cellule allo scopo di fornire tessuti alternativi per tutti quei pazienti che sono affetti da lesioni come quelle del midollo spinale.

Questo specifico settore della ricerca, nonostante ciò, rimane un ambiente decisamente controverso, dove pareri discordanti si continuano a scontrarsi.
Esattamente 17 anni addietro, fu utilizzata una tecnica simile a questa che è stata adottata adesso, la quale permise di creare quell'animale passato alla storia come il primo clonato: la pecora Dolly!
Orbene, fino ad oggi, clonare una cellula umana con quella tecnica, era risultato decisamente complesso ma Mitalipov ed il suo team di ricerca hanno scoperto che sarebbe bastato aggiungere un minimo di caffeina ed una scarica elettrica per aumentare le percentuali di riuscita.

Tecnica di Mitalipov
Tecnica di Mitalipov
Mitalipov prima di ogni cosa ha provveduto a fondere una cellula adulta avente DNA con una cellula uovo umana dalla quale era stato rimosso il nucleo.
Si tratta di una tecnica conosciuta con il nome di "trasferimento nucleare di cellulae somatiche" (SCNT).
Dicevamo della caffeina, infatti introducendone una inima parte, si è riusciti ad impedire l'attivazione prematura  dell'uovo, mentre la scarica elettrica è fatto sì, generare la crescita embrionale.
Cosi si è riusciti a creare una piccola massa di cellule conosciuta con il nome di blastocisti!
Le celleule staminali embrionali che ne sono derivate, potranno essere trasformarsi in qualsiasi altro tipo di cellula sia necessaria al nostro organismo.

Fonte: Science

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