Nanoparticelle esploratori intestinali non invasivi da bere; nanoparticelle da bere sviluppate da un team di ricercatori statunitensi.
Nanoparticelle esploratori intestinali da bere, si avete capito bene, questo il risultato che è scaturito da una ricerca effettuata da un team di ricercatori statunitensi dell'Università di Buffalo i quali sono riusciti a realizzare questi esploratori intestinali non invasivi sotto forma di Nanosucchi.
Nanoparticelle esploratori intestinali |
Le nanoparticelle in oggetto, potranno rappresentare in futuro un'ottima alternativa affinchè si possa eseguire una ricerca accurata che consenta uno studio approfondito di patologie come la Celiachia, il morbo di Crohn e altre malattie gastrointestinali.Una nuova tecnica di imaging con agenti di contrasto alternativi: le naftalocianine, piccole molecole colorate in grado di assorbire la luce nello spettro vicino all'infrarosso, gamma ideale per agenti di contrasto biologici.
Fig.1 |
In che modo? Dopo avere bevuto il nanosucco e una volta giunte a destinazione, le nanoparticelle vengono colpite da innocui impulsi laser generati da un tomografo fotoacustico (PAT).
I metodi di imaging convezionali mostrano l'organo a tratti, invece con questo metodo è possibile osservare il funzionamento dell'intestino tenue in tempo reale, ha dichiarato Jonathan Lovell, autore dello studio.Questa innovativa tecnica di imaging per adessso è stata testata solo sui topi, ma i ricercatori stanno già perfezionando la ricetta in vista di una futura sperimentazione sull'essere umano.
Fonte: Nature Nanotechnology
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