Come archiviare grandi quantità di dati: superchip per supercomputer

Fonte - ANSA - Come archiviare grandi quantità di dati attraverso un superchip che è stato realizzato alfine di fare da precursore ai supercomputer del futuro! 

Archiviare grandi quantità di dati è qualcosa che fino ad oggi era possibile ma solo fino ad un certo livello, perchè i computer attuali pur avendo enormi capacità di spazio, consnetono di archiviare solo fino ad un certa quantità:

Come archiviare grandi quantità di dati: superchip per supercomputer

Grazie alla realizzazione di un superchip, il quale aprirà la strada alla costruzione di supercomputer futuri, si avrà la possibilità di archiviare dati oltre ogni immaginazione!

Si tratterebbe di un prototipo di super-chip dalle capacità incredibili di archiviare enormi quantità di dati al secondo, grazie alla struttura di cui è formato:

ben oltre un milione di memorie e due milioni di transistor realizzati con nanotubi di carbonio, il super-chip è stato descrutto e pubblicato sulla rivista scientifica Nature da un gruppo dell'Università statunitense di Standford coordinato da Philip Wong e Subhasish Mitra.

Il super-chip, oltre alla sua straordinaria memoria, è dotato anche di un'intelligenza artificiale che ha tutte le peculiarità necessarie per aprire la strada alla realizzaizone dei futuri supercomputer:

oltre che allo sviluppo di minuscole fotocamere intelligenti ed a robot in miniatura che serviranno al trasporto dei farmaci nel corpo umano.

Il super-chip si è dimostrato in grado di fare fronte ad una mole di dati che possono essere archiviati, ben oltre ogni più rosea immaginazione, andando aldilà delle aspettative che si avevano nel primo test di prova:

si è utilizzato come sensore per identificare gas e vapori, dall'azoto puro al succo di limone, vodka e birra.

Appare evidente come il superchip abbia tutte le caratteristiche per proporsi come una valida soluzione per andare incontro ai computer affinchè possona superare il prossimo traguardo che gli si presenta:

diventare sempre più potenti, cosa che ancora non riescosono in grado di fare almeno per quel che riguarda l'elaborazione di grandi quantità di dati in modo rapida

Il problema maggiore è stato, ad oggi, il limite di trasferire i dati tra la memoria e i circuiti logici dei chip.

Per superare questo limite i ricercatori di Stanford hanno pensato di progettare per il superchip una specie di struttura formata da quattro strati, esattamente come i piani di un edificio i quali sono collegati fra loro da 'ascensori' che trasferiscono le informazioni da un piano all'altro.

Fig.1

• Nell'ultimo piano si trovano i transistor fatti di nanotubi di carbonio.
• Nel terzo si trovano memorie temporanee Rram (Resistive Random Access Memory), che memorizzano le informazioni anche quando l'alimentazione è disattivata.
• Al secondo piano ci sono ancora i nanotubi di carbonio, con circuiti di calcolo che elaborano i segnali con metodi simili a quelli dell'intelligenza artificiale.
• Al primo piano ci sono infine transistor di silicio che leggono i dati immagazzinati nella memoria.

Fonte: ANSA