mercoledì 25 gennaio 2017

Aumento ghiaccio artico: dopo settembre cresce

Aumento del ghiaccio artico è il dato che viene rilevato dopo che nel mese di Settembre 2016 era stato rilevato in netto calo: migliora la situazione con segnali positivi di crescita.

Aumento delle dimensioni del ghiaccio artico che torna a crescere al Polo Nord, dopo un crollo con pochi precedenti nella storia e che ha toccato il culmine il 10 settembre, ora l’estensione della calotta ha intrapreso una nuova fase di crescita.
Aumento ghiaccio artico: dopo settembre cresce
Aumento ghiaccio artico: dopo settembre cresce
Era di 4,72 milioni di chilometri quadrati l’estensione del ghiaccio artico nel mese nel periodo di settembre, un valore che ha confermato il trend negativo del 2016.
Ma alla punta minima è seguito una nuova fase di crescita corrisposta, però, con la diminuzione dei ghiacci antartici.

Già ai primi di ottobre l’estensione del ghiaccio artico ha toccato il valore di 5,19 milioni di chilometri quadrati.

Aumento ghiaccio artico: dopo settembre cresce
Aumento ghiaccio artico: dopo settembre cresce
Una crescita riscontrata soprattutto nell’area del Mare della Siberia Orientale e nella zona centrale dell’Oceano Artico.
Dati che fanno tirare un piccolo sospiro di sollievo dopo i terrificanti numeri di settembre quando il ghiaccio artico ha avuto un’estensione pari ad 1,82 chilometri al di sotto della media registrata nel periodo che va dagli anni ottanta al 2010, ma comunque superiore dell’1,09 rispetto al minimo assoluto registrato nel mese di settembre del 2012.
La causa del minor scioglimento dei ghiacci nel comparto antartico del pianeta è da ricercarsi nel cosiddetto "buco nell'ozono".
Il motivo per cui il ghiaccio marino antartico sia in crescita rispetto a quanto accada al Polo nord (dato confermato dalle osservazioni degli ultimi anni), sarebbe riconducibile al minor assottigliamento dello strato di ozono in prossimità dei circolo polare antartico dando una tregua al processo di scioglimento dei ghiacci per riscaldamento globale.

Il processo tuttavia pare solo temporaneo. Secondo John Turner del British Antarctic Survey, l'effetto durerà circa un altro decennio prima che il ghiaccio antartico marino riprenda un processo di scioglimento massiccio.

Fonte: http://scienzenotizie.it / http://www.ilmeteo.it

Nessun commento:

Posta un commento