giovedì 23 febbraio 2017

Rene creato in laboratorio: trapianto riuscito

Rene creato in laboratorio, trapiantato con successo: partendo da cellule umane e di ratto, potrebbe essere stata aperta una strada per trapianti di organi artificiali.


Rene realizzato in un laboratorio, è stato fatto trapiantare per la prima volta in un animale vivo con successo, rappresentando una pietra miliare nel campo dei trapianti artificiali di organi.

Rene creato in laboratorio: trapianto riuscito
Rene creato in laboratorio: trapianto riuscito
Reni di sintesi, creati a partire da materiale cellulare umano, sono stati impiantati in certi ratti in passato: per la prima volta, ha avuto successo l'impianto di organi artificiali in animali vivi, segnando una tappa significativa nel percorso che porterà al trapianto di reni artificiali nell'uomo.
Neo-organi più semplici, per sempio trachee, erano già stati in passato trapiantati con successo a riceventi umani, ma un rene è un organo talmente complesso che averlo realizzato in laboratorio è stato un vero capolovaro della scienza medica.

Harald Ott ed il suo team del Massachussets General Hospital di Boston hanno utilizzato un detergente per "svuotare" post-mortem reni di un ratto, lasciando solo un'impalcatura in collagene detta scaffold.
Harald Ott del Massachussets General Hospital di Boston
Harald Ott del Massachussets General Hospital di Boston
Queste strutture sono state poi seminate con cellule vive che si sono sviluppate in reni funzionali.
Le cellule utilizzate erano di due tipi: venose umane per il rivestimento endoteliale dei vasi sanguigni e renali prelevate da ratti neonati.

I reni artificiali, pur funzionanti, producevano però soltanto un terzo circa dell'urina e smaltivano creatina, un prodotto di scarto, a un ritmo circa 36 volte inferiore rispetto a un rene normale.

La sue èquipe ha inviato le cellule ai bersagli desiderati attraverso cannule fissate a ciascuna arteria e vena renale e all'uretere, il dotto tramite il quale esce l'urina.
Attualmente, esistono solo negli USA 100mila pazienti in attesa di trapianto renale: cifre che Ott spera di fare calare e renderli solo un ricordo, quando sarà riuscito a ricreare reni artificiali geneticamente modellati sul ricevente.
Fonte: Science

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