domenica 11 giugno 2017

Presenza acqua su Marte: nuova scoperta

Presenza di acqua allo stato liquido sulla superficie del pianeta Marte che ha resistito oltre il normale, almeno questo si evince dagli aloni che sono stati rinvenuti. 


La presenza di acqua allo stato liquido che era presente sulla superficie di Marte, pare che sia resistita oltre il normale, visto le condizioni climatiche che si sono susseguite nella sua storia:

Presenza acqua su Marte: nuova scoperta
Presenza acqua su Marte: nuova scoperta
A confermare questa ipotesi, sono gli aloni che si trovano nei pressi del cratere Gale, proprio il posto in cui è atterrato il rover NASA Curiosity!
La scoperta di questi indizi che fanno presupporre la presenza di acqua in passato nel pianeta, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Geophysical Research Letters, direttamente dagli autori della ricerca che si sta svolgendo nel laboratorio nazionale di Los Angeles, coordinati da Jens Frydenvang.

Il rover inviato su Marte dalla NASA, Curiosity, durante il suo percorso di ricognizione ha avuto modo di percorrere più di 16 chilometri in oltre 1700 giorni marziani:

Presenza acqua su Marte: nuova scoperta
Fig.1
dal fondo del cratere fino al suo centro. Si e' cosi' visto che al centro di questi aloni ci sono concentrazioni di silice molto alte.
L'idea che Frydenvang porta avanti, consiste nell'affermare che l'acqua "sia migrata da uno strato roccioso sedimentario molto antico a strati rocciosi piu' recenti".

Rover NASA Curiosity su Marte
Rover NASA Curiosity su Marte
"Curiosity ha dimostrato che il cratere Gale un tempo ospitava un lago, con acqua che probabilmente si poteva bere", aggiunge. "Il lago e' poi evaporato - prosegue Frydenvang - ma l'acqua e' rimasta in abbondanza nel sottosuolo molto piu' a lungo di quanto finora pensato. Cio' significa che il periodo di tempo in cui puo' esserci stata vita su Marte e' durato piu' tempo", continua.
Se quest'acqua del sottosuolo abbia aiutato la vita, rimane pero' da confermare.
"La silice rinvenuta nelle rocce piu' giovani e' stata probabilmente smossa dalle vecchie rocce sedimentarie dall'acqua attraverso le fratture", conclude Frydenvang.
Fonte: ANSA

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