venerdì 30 giugno 2017

Sonda esplora parti segrete del cervello umano

Una sonda che è in grado di esplorare le parti più segrete e recondite del cervello umano, la nuova idea che tecnologica che svelerà ciò che fino ad oggi è stato impossibile rivelare! 


Esplorare le parti più segrete del cervello umano pare che la tecnologia sia riuscita adesso a farlo, grazie ad una sonda microscopica capace di raggiungere e rivelare le parti più segrete:

Sonda esplora parti segrete del cervello umano
Sonda esplora parti segrete del cervello umano
Il primo passo pare sia stato fatto per aprire una nuova frontiera che consenta di realizzare apparati tecnologici capaci di diagnosticare senza essere troppo invasivi i disturbi neurologici e le malattie degenerative!
Tale opportunità permetterà di stabilire le rigini e di conseguenza le terapie opportune da effettuarsi nei pazienti affetti da degenerazione neurale e disturbi neurologici.
Il contributo della scienza italiana alla realizzazione di questa sonda specile è stato notevole, grazie alla partecipazione che hanno avuto i ricercatori dell'Istituto Italiano di Tecnologia di lecce a cui capo c'è Ferruccio Pisanello e Massimo De Vittorio con i quali hanno collaborato anche il laboratorio di Bernardo Sabatini della Harvard Medical School di Boston.
Istituto Italiano di Tecnologia
Istituto Italiano di Tecnologia
La ricerca è stata pubblicata sulla rivista scientifica Nature Neuroscience mettendo in luce come la tecnologia che è stata usata per realizzare la sonda, sia basata sulla possibilità di utilizzare la luce per fare in modo di attivare o disattivare i neuroni:
tale tecnologia è nota con il nome di optogenetica!
Ciò che i ricercatori italiani hanno cercato di fare è stato quello di superare il limite che il cervello ha nel fare propagare la tecnica che abbiamo descritto prima:

Optogenetica - Illuminare i neuroni
Optogenetica - Illuminare i neuroni
Infatti essendo un tessuto opaco, la distribuzione della luce è difficoltosa e propagarla risulta pressochè impossibile.
Per questo motivo è stato realizzato un dispositivo elettronico in grado di proiettare la luce in maniera uniforme su grandi volumi cerebrali ed al contempo illuminare selettivamente determinate zone del cervello in maniera controllata.
La microsonda è costituita da una fibra ottica di forma conica con una punta di circa 500 nanometri, l'equivalente di 20 volte più piccola di un neurone (un nanometro corrisponde ad un miliardesimo di metro).
La sua struttura è stata progettata in modo da ottenere una guida ottica in grado di adattare il fascio di luce alla regione del cervello che si vuole esaminare, senza spostare il dispositivo.

In questo modo si possono esplorare le aree cerebrali più profonde in modo non invasivo, non solo per controllarne l’attività ma anche per ristabilirne il corretto funzionamento.

Fonte: ANSA

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