Smartphone a prova esplosione: Elephone S7 un modelllo poco
conosciuto al pubblico o quasi, ma che è dotato di una speciale membrana
a prova esplosione!
Smartphone a prova di esplosione quello che
l'azienda Elephone propone cn il modello S7, dotato di una speciale
membrana in grado di resistere ad un eventuale esplosione:
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Smartphone a prova esplosione: Elephone S7 |
Elephone è senza alcun dubbio una società produttrice di
smartphone tra le meno conosciute che sta lanciando sul mercato il suo
ultimo telefono, l’Elephone S7, come un dispositivo “a prova di
esplosione”.
Appare dunque ovvio come il vendor stia
tentando di lucrare sulle disgrazie di Samsung in ogni caso pare che lo
smartphone nonostante sia stato lanciato sul mercato solo di recente,
pare che già abbia raggiunto il traguardo oltre 50.000 prenotazioni.
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Fig.1 |
Grazie ad un prezzo molto competitivo e ad una serie di video
ufficiali che ne mostrano estetica e funzionalità, Elephone sta cercando
di convincere gli appassionati in cerca di un nuovo Android economico.
Grazie
alla tecnologia pixel-level dynamic contrast sarà infatti possibile
aumentare dinamicamente il contrasto in base alle condizioni ambientali.
Ad essere onesti le specifiche del device non sono così impressionanti, e il cellulare sembra una copia del Samsung Galaxy S7.
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Fig.2 |
Tuttavia, come abbiamo detto, lo smartphone vanta alcune
caratteristiche interessanti come la tripla protezione contro le
esplosioni.
Quest’ultima include una batteria
completamente testata, una membrana a prova di esplosione ed una cover
in TPU anch’essa a prova di esplosione.
Tutto ciò
sembra suggerire che nel caso il telefono dovesse prendere fuoco ed
esplodere, la membrana e la cover in TPU dovrebbero ridurre al minimo i
danni collaterali.
Ora, non siamo sicuri di quanti di
voi potrebbero avere bisogno di uno smartphone del genere ma chissà,
qualche ex cliente Note 7 particolarmente apprensivo potrebbe rivelarsi
interessato!
Il telefono costa 140 dollari ed è disponibile per l’acquisto tramite il sito internet della società.
Fonte:
http://www.msn.com
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