Come fanno le meduse a riprodursi è una domanda che magari non tutti si pongono, visto il pericolo di ustioni se vengono a contatto con la pelle dell'uomo.
Come fanno a riprodursi le meduse però è qualcosa che ha il suo fascino, sopratutto per chi ama la natura, la biologia marina e in particolare tutti coloro che si pongono sempre l'interrogativo di capire come si svolge il mondo in cui viviamo.Come fanno le meduse a riprodursi |
Prima di iniziare a parlare di come si riproducono le meduse, vediamo come sono state collocate dalla Scienza questi animali.Ci sono due specie di una classe in cui sono state collocate le meduse: la classe degli Cnidari a cui fanno riferimento le meduse di piccole e grandi dimensioni a forma di ombrello e quelle dei Bentonici, cioè quelle meduse che hanno forma di polipi fissati su strati di rocce.
Alcune specie di meduse ricevono lo sperma attraverso la bocca cosi da fertilizzare le uova che si trovano dentro la cavità del corpo.
Fig.1 |
In condizioni favorevoli, le meduse rilasciano lo sperma affinchè possa fertilizzare le uova almeno una volta al giorno di solito facendo in modo di sincronizzarsi all'alba oppure al tramonto.
Le uova fecondate delle meduse si schiudono, dando origine a minuscoli vermi piatti capaci di nuotare liberamente i quali prendono il nome di planule.
Planula di medusa |
Le planule si sviluppano e diventano successivamente meduse adulte oppure a volte si fissano sulle rocce passando attraverso una fase intermedia di polipo.
I polipi possono successivamente procedere a riprodursi asessualmente originando per gemmazione minuscole meduse.
Le meduse che sono state originate dai polipi, sono molto piccole, circa uno o massimo due millimetri di diametro, le quali si nutrono di placton.
In seguito in maniera progressiva e graduale crescono, fino a raggiungere le dimensioni di una medusa adulta.Si tratta di qualcosa di affascinante, incredibilmente magico, cosi come è tutta la natura che ci circonda, la quale come una Madre premurosa ha sempre la soluzione per ogni necessità delle sue creature.
Fonte: Science
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