Fobia da radiazioni delle centrali nucleari, l'ultima delle nostre
preoccupazioni nel momento in cui si sente pronunciare il nome
radiazione.
Fobia da radiazioni delle centrali nucleari, basta
solo il pensiero o sentire pronunciare il nome radiazioni che ogni tipo
di paranoia ha il sopravvento!
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Fobia da radiazioni delle centrali nucleari |
Pensare alle esplosioni dei reattori, al fall-out delle
bombe alle scorie nucleari e a bombe atomiche che in ogniuno di noi la
paranoia ha il sopravvento.
Eppure, la vera minaccia
da radiazioni l'abbiamo quasi sotto casa nostra, perchè se intediamo
davvero minimizzare l'esposizione a questa famigerata causa di tumore,
dovreste concentrarvi un attimo sull'aria che respirate dentro casa
vostra.
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Fobia da radiazioni: il radon |
La dose di radiazione di gran lunga maggiore è quella
riceviamo da un gas radioattivo invisibile ed inodore, intrappolato fra
le mura domestiche.
Questo gas inodore e incolore è presente ovunque e può facilmente
esalare dal suolo e dalle rocce e diffondersi attraverso l'aria del
terreno o in soluzione nell'acqua
(altre fonti possono essere in
misura minore i materiali da costruzione, specialmente se di origine
vulcanica come il tufo o i graniti), accumulandosi in locali chiusi dove diventa pericoloso.
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Fobia da radiazioni: percentuale di radon per regione |
In
Italia, secondo un'indagine fatta tra il 1989 ed il 1996, coordinata
dall'Apat e dall'Istituto Superiore di Sanità e realizzata con gli
assessorati alla sanità e le Agenzie per la protezione dell'ambiente
regionali e provinciali (Arpa e Appa), il valore della concentrazione
media è di 70 Bq/metro cubo (Bq=becquerel, unità di misura di un
radionuclide).
La situazione varia da una Regione all'altra, con un picco di 100 Bq/metro cubo in Lombardia e nel Lazio.
L'ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha stimato che, dei 31mila casi
di tumore ai polmoni che si registrano in Italia ogni anno, il 10% circa
è attribuibile al radon (questo dato comprende per la maggior parte
fumatori a causa della sinergia tra radon e fumo che ne moltiplica gli
effetti).
Fonte: Science
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