Fonte - ANSA - Come studiare i nuovi materiali quasi-cristallo attraverso la simulazione della spazio tetradimensionale ottenuto da esperimenti speciali.
Oggi vorrei parlarvi di un argomento, quello che riguarda la studio dei nuovi materiali quasi-cristallo, che grazie a degli esperimenti decisamente speciali si è potuto analizzare un fenomeno molto interessante:
Come studiare materiali nuovi quasi-cristallo: esperimento spazio tetradimensionale |
il comportamento degli atomi e delle particelle di luce all'interno di uno spazio tetradimensionale creato in laboratorio!
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Questa nuova idea che ha permesso di studiare i materiali quasi-cristallo è stata una vera e prorpia rivoluzione nel campo della ricerca, tanto da essere premiata con il Nobel.
Fig.1 |
I risultati degli esperimenti che hanno consentito la creazione di una spzio a 4 dimensioni, sono stati pubblicati sulla rivista scientifica Nature, dove sono stati descritti gli esperimenti che sono stati condotti dall'Istituto tedesco Max-Planck per l'ottica quantistica e dall'americana Pennsylbania State University:
ma va detto che anche l'Italia ha preso parte a questi esperimenti con Hanna Price, una ricercatrice che lavora presso il CNR e l'Università di Trento!
Fig.2 |
Solitamente per 4 dimensione s'intende il tempo, ma nella fattispecie si èc ercato di immaginarla come fosse una ulteriore dimensione dello spazio:
infatti alcune teoria ne ipotizzano l'esistenza di altre dimensioni oltre alle 3 dimensioni conosciute dal nostro mondo!
A tal proposito la ricercatrice italiana Price ha dichiarato all'ANSA che:
''Le leggi della fisica avrebbero nuove conseguenze se vivessimo in un mondo cosi'? Puo' sembrare fantascienza, ma sono domande che iniziamo ad esplorare sperimentalmente''.
Per esplorare questa fisica, viene utilizzato un trucco intelligente:
''immaginiamo che ci sia un palazzo e vogliamo sapere quante stanze abbia. Potremmo prendere la planimetria per ogni piano e contare le stanze su tutti i piani. E' cioè possibile utilizzare molte sezioni bidimensionali (le planimetrie) per ricostruire le proprieta' dell'oggetto tridimensionale (l'edificio)''.
In modo simile, ''i nuovi esperimenti guardano molte fette bidimensionali, corrispondenti a molte istantanee di atomi o particelle della luce mentre si muovono in sistemi speciali, e ricostruiscono un effetto fisico quadridimensionale''.
Fig.3 |
Si tratta di un vero e proprio sogno per i fisici questo incredibile risultato, pèerchè consente di studiare i nuovi materiali allo stesso dei quasi-cristallo:
''la loro struttura vista da vicino sembra perfetta, ma da lontano e' disordinata, come se avesse proiezioni in altre dimensioni'', ha rilevato il fisico Eugenio del Re, esperto di fotonica dell'universita' Sapienza di Roma.
''Se riuscissimo a riprodurre questi effetti anche in altri materiali - ha concluso - otterremmo nuovi dispositivi, per esempio per le tecnologie fotoniche che sfruttano le particelle della luce, come circuiti per il calcolo ottico piu' efficaci e nuovi dispositivi ottici per le telecomunicazioni''.
Fonte: ANSA
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