Fonte - ANSA - Quali sono le teorie che il noto astrofisico Stephen Hawking ha formulato che lo hanno reso celebre in tutto il mondo accademico.
All'età di 76 è morto il noto astrofisico Stephen Hawking, il quale ha prodotto nel corso della sua vita, nonostante fosse affetto da Sla e non gli fossero stati diagnosticati pochi anni di vita, molte teorie riguardo l'origine dell'universo:
Quali teorie hanno reso celebre Hawking |
è stato il primo in assoluto a descrivire la nascita dei buchi neri, tra i misteri più profondi che l'universo abbia, riuscendo a trovare la formula del loro primo rumore vitale!
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Hawking è stato il primo fisico che è riuscito a studiare l'origine dei buchi neri, trovando la formula che ne determina il loro primo segno vitale, confermando che l'universo sia stato originato dal Big Bang, ma più di ogni altra cosa egli stesso affermava che:
il suo più grande sogno fosse quello di potere integrare con le due più grandi teorie della fisica contemporanea, quella che fu prodotta dal suo predecessore 139 anni anni prima, ovvero sia la teoria della relatività di Albert Eistein e la meccanica quantistica!
Hawking è stato il più grande tra i fisici contemporanei, al punto tale che con la sua scomparsa ha lasciato un vuoto enorme in tutto l'umanità, ma anche un immensa eredità di sapienza e conoscienza:
Numeri, ricorrenze e teorie che per tutti gli amanti delle coincidenze e del caso riguardo le probabilità ne hanno determinato un profondo ed infinito interesse a cominciare dalla sua data di nascita e di morte:
la prima a 300 anni esatti dalla morte di Galileo Galilei, la seconda a 130 anni dalla nascita di Einstein.
Il suo modo di osservafre l'universo ha rivoluzionato l'astrofisica e la cosmologia, riuscendo ad attirare l'interesse di tutti gli addetti ai lavori e non.
Tra le sue tante famose teorie, quella che formulò nel 1970 affermava che:
l'universo deve avere avuto inizio da una singolarità, il punto dal quale tutto è cominciato, il Big Bang il cui nome era stato coniato nel 1949 dal fisico Fred Hoyle.
Ma la sua passione più grande sono stati i buchi neri, fino al punto che sulla sua lapide avrebbe voluto la formula che descriveva l'energia liberata al momento della loro nascita.
Il suo studio sull'origine dei buchi neri, si avvalse anche della collaborazione dell'astrofisico italiano Remo Ruffini e il matematico australiano Roy Kerr.
Invece nel 1974 lo stesso Hawking era riuscito a prevedere come i buchi neri in maniera del tutto graduale, perdano massa ed energia fino a svanire nel nulla come se evaporassero, trovando conferma solo nel 2016.
Esattamente in quello stesso anno, aveva inizio il secondo argomento scientifico di suo maggiore interesse, quello che l'avrebbe accompagnato fino alla fine dei suoi giorni di vita, ovvero sia "La Teoria del Tutto":
riuscire ad unificare due teorie apparentemente inconciliabili, come la relatività di Einstein e la meccanica quantistica.
Fonte: ANSA
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