martedì 7 novembre 2017

Come reagisce cervello al giudizio altrui: formula matematica

Fonte - ANSA - Come reagisce il nostro cervello al giudizio altrui, nel momento in cui entra in gioco la nostra autostima a proteggere l'ego che ci contraddistingue gli uni dagli altri. 


Come reagisce il cervello nel momento in cui gli altri esprimono un giudizio nei nostri confronti, mettendo alla prova il livello di autostima che ogniuno di noi possiede:

Come reagisce cervello al giudizio altrui: formula matematica
Come reagisce cervello al giudizio altrui: formula matematica

chi di più chi meno, siamo tutti sucettibili al giudizio altrui, che scatena reazioni al cervello che stimolato apre le porte ad una caratteristica unica per ogni individuo, meglio nota con il termine di autostima!

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Grazie ad una formula matematica, si è riusciti a speigare come agisce il cervello nel momento in cui siamno sottoposti ad un giudizio da parte degli altri, producendo una fluttuazione della nostra autostima:

la spiegazione di questa formula matematica, è stata pubblicata e descritta nelle rivista scientifica eLIfe da parte dell'University College di Londra, aprendfo di fatto la strada a scoprire come individuare i soggetti a rischio disturbi psichiatrici!

Il coordinatore dello studio che ha portato alla scoperta di questa formula matemamtica, Geert-Jaun Will afferma che:

"La bassa autostima è un fattore di vulnerabilità per molti problemi di natura psichiatrica, come l'ansia, la depressione e i disordini alimentari".
"In questo studio, prosegue l'esperto, abbiamo identificato esattamente cosa accade nel cervello quando l'autostima va su e giù. Speriamo che questa scoperta possa aiutarci a capire come si sviluppano i problemi mentali, migliorandone la diagnosi e il trattamento".

Come reagisce cervello al giudizio altrui: formula matematica
Fig.1

Il metodo su cui è stata costruita la formula matematica, si basa su un'esperimento che ha visto partecipare 40 individui volontari, a cui si è rivolta la domanda di caricare il profilo di ogniuno di loro su un database online in cui avrebbero avuto in cambio dei "like" da 184 persone sconosciute.

In realtà, il "like" è stato dato da uno speciale algoritmo che ha elaborato giudizio differenti per ogni singolo individuo a seconda del proprio profilo. 

Mentre veniva fatta questo test, il cervello di ogni individuo che ha partecipato è stato messo sotto controllo attraverso una risonanza magnatica, mentre il grado di autostima veniva valutato tramite un questionario.

"Abbiamo scoperto che l'autostima oscilla non solo in base al giudizio altrui, ma soprattutto in base alle nostre aspettative circa le valutazioni degli altri", chiarisce meglio Will. I livelli più bassi, infatti, si raggiungono quando riceviamo un giudizio negativo da persone a cui credevamo di poter piacere.

Infine a completamento del test, l'effetto che si è avuto in un modello computazionale, è stato messo a confronto con alcune immagini del cervello monitorato tramite risonanza magnetica, osservando che:

gli individui che hanno registrato un livello di autostima irregolare, hanno evidenziato maggiore propensione a sintomi depressivi con stati di ansia evidenti!

Il loro cervello reagisce ai giudizi inaspettati in maniera particolarmente vivace in due regioni coinvolte nell'apprendimento e nella valutazione: l'insula e la corteccia prefrontale. 

Fonte: ANSA

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